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“è ora” non segna il tempo ma ci incita ad ascoltarlo.
L'idea di eliminare le lancette e le batterie dall’orologio nasce dall’ossessione della dimensione temporale che noi
stessi abbiamo creato. Non svolgendo più la sua funzione di misurazione, l’orologio è decontestualizzato, rendendoci soggetti primari per una nuova concezione del tempo.
“è ora” ci ricorda che è sempre l'ora giusta di agire e di vivere il momento presente.
La serie limitata di "è ora" - l'orologio concettuale nella variante orologio da polso - è stata venduta presso la Triennale di Milano, il Museo del Novecento di Milano e la Galleria Rossana Orlandi.
![è_ora_custodia.jpg](https://static.wixstatic.com/media/442faf_7f6a2fed2ec241c39ef8fe86032d4ffa~mv2.jpg/v1/fill/w_725,h_505,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/%C3%A8_ora_custodia.jpg)
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